Le ultime notizie, nel mio ambito lavorativo, non sono affatto rassicuranti. A causa di problematiche sorte lo scorso anno molti miei colleghi rischiano di perdere il proprio posto di lavoro mentre per altre persone, compreso il sottoscritto, rimane l’incertezza di non conoscere il luogo in cui verrà, a breve, ubicata la nuova sede operativa. Poi la domenica mattina, durante il culto, ti ritrovi nuovamente davanti ai simboli che Gesù ci ha lasciato per ricordare il Suo sacrificio per noi: il pane, a ricordare il Suo corpo trafitto ed il vino che ne rammemora il sangue versato. La domanda che sorge spontanea è: a cosa sto partecipando? A qualcosa di mistico e fumoso od a qualcosa che ha e deve avere un impatto dinamico nella mia vita? Come posso affrontare le ansietà che le sfide della vita sono in grado di produrre?
Nel vangelo di Giovanni 10:11Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore” Gesù afferma di essere venuto in terra per sacrificarsi al posto di ogni Sua pecora, ossia per salvare dal giudizio ogni persona che crede in Lui. Eppure non si limita ad un evento riconducibile solo alla vita dopo la morte, infatti nel versetto precedente dichiara “io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”.
 
Una vita abbondante è una vita sicuramente caratterizzata dalla gioia e dalla serenità, dall'appagamento e dalla pace; ecco perché Gesù pronuncia questo discorso:
Matteo 6:25-34 Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
 
In esso afferma senza mezzi termini che davanti a quel Dio, che possiamo considerare nostro Padre, abbiamo molto valore. Perciò:
1° questo Lo spingerà a prendersi cura delle persone che ama;
2° come diretta conseguenza anche Lui dovrà avere un infinito valore per noi, quindi le Sue priorità dovranno diventare anche le nostre;
3° l'ansia davanti alle sfide della vita, oltre a non possedere alcuna capacità di modificare gli eventi che dovremo affrontare, è tra gli atteggiamenti che maggiormente Lo feriscono, in quanto sottolinea sia la mancanza di fiducia nelle Sue promesse che le errate priorità per cui stiamo vivendo. Chiediamo a Dio la capacità di non offenderlo con la nostra ansia.
 
Patrick Galasso