- Friday, 27 March 2020
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Ci consideriamo legati spiritualmente alle verità rivelate nella Bibbia, che consideriamo normativa per quanto riguarda la fede e la morale.
Consideriamo Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, nostro personale salvatore e modello di vita.
Questo ci qualifica come “cristiani” e non solamente seguaci di una specifica chiesa o organizzazione.
Già all’interno degli scritti del Nuovo testamento vi è la coscienza di una serie di verità definite, alle quali fare riferimento per confutare eventuali errori all’interno delle chiese. Legalismo giudaico in Galazia, spiritualismo evanescente a Corinto, gnosticismo a Colosse.
A Timoteo è detto di conservare il “deposito” apostolico della fede (nel senso di dottrina) e di trasmetterlo a uomini capaci a loro volta di passarlo ad altri.
Le dottrine basilari della fede sono quindi già presenti negli scritti canonici, anche se non trattate minuziosamente come sarà nei successivi primi concili.
Quella che segue èuna “confessione di fede” all’interno del Nuovo Testamento.
Filippesi 2:5-11:
5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l”essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
In questo brano, scritto da Paolo tra il 50 e il 60 D.C., è già presente una cristologia fondamentale sulla quale la chiesa cristiana si è sempre basata.
V. 6 preesistenza divina; v. 7 incarnazione; v.8 passione e sacrificio; v. 11 glorificazione.
Per quanto riguarda le confessioni di fede, stilate in occasioni dei concili, le consideriamo utili e preziose per la nostra fede ma non normative come le Sacre Scritture.
Per noi resta valida la risposta che Lutero diede a Worms:
“SIMBOLO APOSTOLICO”
Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, Suo Figlio unigenito, Signore nostro;
il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque dalla vergine Maria; soffrì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò dai morti; ascese al cielo; siede alla destra di Dio Padre onnipotente; da dove verrà per giudicare i vivi ed i morti.
Io credo nello Spirito Santo;
la santa Chiesa universale;
la comunione dei santi;
la remissione dei peccati;
la risurrezione dei morti;
la vita eterna.
Amen.
Per noi resta valida la risposta che Lutero diede a Worms:
«A meno che non venga convinto da testimonianze delle scritture o da ragioni evidenti — poiché non confido né nel Papa, né nel solo Concilio, poiché è certo che essi hanno spesso errato e contraddetto loro stessi — sono tenuto saldo dalle scritture da me addotte, e la mia coscienza è prigioniera dalla parola di Dio, ed io non posso né voglio revocare alcunché, vedendo che non è sicuro o giusto agire contro la coscienza. Dio mi aiuti. Amen.»